Alessandra Gardin

Guida turistica Firenze

ARTE E SPIRITUALITA'


Sei interessato a questo itinerario?


Nome
Telefono
Email
Messaggio
PrivacyAccetto il trattamento dei dati personali in conformità del Regolamento UE 679/2016 (GDPR) in materia di Privacy.
Accetto

Tra arte e spiritualità   
 
Questa volta vi propongo un tour un po' fuori dagli schemi. Firenze è ricca di chiese, alcune sono famosissime, grandiose e ricche di storia e di arte e per questo conosciute ai più e molto frequentate. Ce ne sono però molte altre che puoi incontrare per caso, svoltando un angolo o arrivando in una piccola piazzettina nascosta. Alcune sono famose ai fiorentine, ma non incluse nei tradizionali percorsi turistici. Volete seguire la vostra guida abilitata di Firenze in questa insolita passeggiata? Non ve ne pentirete.
Partiamo con la visita della piccola preziosa chiesetta di Ss.Apostoli, non lontana dal Ponte Santa Trinita. Una chiesa antica, risalente alla fine dell'XI secolo, in stile romanico, con meravigliose colonne in marmo verde di Prato. L'atmosfera di pace ci accoglie in una penombra rassicurante che aiuta a lasciarsi pervadere da un senso di avvolgente spiritualità.
La Chiesa è legata alla tradizione dell'accensione del cero Pasquale e alla cerimonia dello Scoppio del Carro. In una piccola nicchia si conservano infatti le pietre focaie portate dal Santo Sepolcro di Gerusalemme. Si racconta che di ritorno dalla prima crociata Pazzino de' Pazzi le abbia portate a Firenze e da allora vengono custodite nella Chiesa. Al suo interno altri capolavori dell'arte del '400 e del '500, tra cui spiccano il tabernacolo del Santissimo di terracotta invetriata di Andrea della Robbia e l’Allegoria delI’Immacolata concezione di Giorgio Vasari .
 
La seconda fermata del nostro tour è la Chiesa di San Remigio, dietro piazza della Signoria. Si tratta di un’altra chiesa molto antica, già esistente nel 1040 e che fu costruita sui resti di un ospizio costruito per i pellegrini francesi che lungo la via Romea si dirigevano a Roma. Da qui la dedica a San Remigio che era vescovo di Reims. La chiesa come la vediamo adesso ha le forme gotiche della ristrutturazione avvenuta nel 1350 con il supporto delle famiglie ricche del tempo come i Pepi e gli Alberti. Sul soffitto con volte a crociera sono ancora visibili affreschi del XIV secolo che rappresentano figure di santi. La chiesa conserva altre opere importanti tra cui la tavola con la Madonna e il Bambino della fine del XII secolo, attribuita al Maestro di San Remigio e un organo a canne del 1584 costruito  da Giovanni Pietro Contini e ampliato nei secoli  XVIII e XIX e di recente restaurato.
Per la nostra terza tappa vi propongo la Chiesa di Sant'Ambrogio, nell'omonimo quartiere. Anche questa è una chiesa molto antica, la cui fondazione viene fatta risalire addirittura al passaggio del vescovo di Milano Ambrogio nel IV secolo. Ampliata e rimaneggiata nei secoli, presenta oggi un interno in stile rinascimentale, con il consueto contrasto tra la pietra serena delle strutture portanti e il bianco dell'intonaco. La chiesa è molto famosa per due miracoli eucaristici occorsi in secoli diversi, nel XIII e nel XVI secolo, e ne conserva le preziose reliquie nella Cappella del miracolo del Sacramento.
Nonostante la facciata spoglia, l’interno della chiesa è molto armonico e ricco di opere d'arte di vari artisti, appartenenti a diversi periodi. La chiesa nel tempo commissionò opere pittoriche di grande valore artistico come la  Madonna e Sant’Anna di Masaccio e Masolino, l’Incoronazione della Vergine di Filippo Lippi e la Pala di Sant’Ambrogio del Botticelli, ora conservate nella Galleria degli Uffizi. Possiamo comunque ammirare bellissimi affreschi di vari secoli, i più importanti dei quali sono sicuramente quelli di Cosimo Rosselli, recentemente restaurati.
Alcuni importanti artisti hanno avuto qui le loro sepolture.
Queste chiese hanno un orario al pubblico più ridotto rispetto alle grandi basiliche di Firenze aperte con orario continuato, quindi la nostra visita ne dovrà tenere conto per non rischiare di trovare le chiese chiuse.